Un primo bilancio di un anno “a distanza”
- giovanni.mariani
- 13 apr 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Al di là di quello che accadrà nelle prossime settimane e alla possibilità di rientrare in presenza (al 50 %) nel mese di maggio, credo che un bilancio di questa esperienza possiamo farlo, ovviamente dal punto di vista prettamente scolastico. Le domande sarebbero tante, le riflessioni, i punti di vista (si potrebbe anche tentare un’analisi SWOT: punti di forza, punti di debolezza, opportunità, rischi). Ma io mi accontento di sentire le vostre opinioni, studenti/studentesse e docenti, su quali insegnamenti ricaviamo dalla scuola in pandemia? Cosa ci lascia di buono la Dad? Cosa ci porteremo nel futuro scolastico di questa esperienza?
In attesa delle voci di tutti!!!

In realtà è la cosa che ci dispiace di più: gli studenti che hanno abbandonato perchè non sopportano la DAD. Provo una grande tristezza quando vengo a sapere degli abbandoni per l'incapacità di "adattamento" di cui parlava Daniele. Adattarsi alle situazioni nuove, alle emergenze, agli imprevisti: il COVID ci ha insegnato anche questo. Ai ragazzi e alle ragazze dico che questa palestra di difficoltà, disagi e nuovi adattamenti, vi renderà più forti e più pronti ad altre evenienze della vita, con la speranza che non siano tutte esperienze negative. Anche la maturazione (Rosanna) rientra in questo contesto: le difficoltà fanno maturare, non sottraetevi e non fuggite. Gli ostacoli vanno affrontati, non aggirati. I ragazzi e le ragazze che hanno abbandonato…
Ottima idea Preside l'analisi SWOT, la utilizzerò come esercitazione per le mie classi!
In ogni caso la Dad ci ha tolto molto, la socializzazione con i colleghi, i sorrisi volanti tra i corridoi, un saluto all'ultimo minuto, lo sguardo dei nostri alunni che confermava le nostre valutazioni! Ma ci sono dei risvolti positivi....alunni che hanno migliorato il metodo di studio, alunni che sono emersi e che hanno acquisito competenze che mai avrei immaginato! Alcuni hanno trovato nella Dad la propria dimensione, ma poi ci sono i soliti alunni che continuano a pensare che questa non sia scuola!....e che haimè si sono eclissati!
Mi piacciono molto alcune espressioni dei ragazzi/e: la capacità di adattamento (Daniele), metodo di studio autonomo e puntualità (Graziana), crescita e maturità (Rosanna). Vi pare poco?
Ahimè, per quanto mi sforzi riesco molto difficilmente a trovare aspetti positivi in quello che ci sta succedendo. E pensare che, inizialmente, avevo considerato tutto questo un'opportunità... Purtroppo, un po' mi sono ricreduto... cercherò di spiegare in breve il perchè. E' innegabile che alcune metodologie, alcuni strumenti, alcuni ordigni (per dirla alla Svevo) sono diventati molto meno oscuri e molto meno complessi per molti di noi (ma c'era bisogno di una pandemia per destarci dal nostro torpore e dalla nostra pigrizia?). Tuttavia percepisco (e spero di sbagliarmi) un cambiamento di prospettiva nel nostro approccio a tali strumenti. Credo che da oggetti utili, così come io li ho sempre considerati, si stiano trasformando in oggetti indispensabili. Credo che non sarà più…
Dopo un anno in DAD credo di poter dire con certezza, che quest'ultima ha avuto dei lati positivi e negativi, ma nel complesso è andato tutto bene, credo che per quanto riguarda la mia classe siamo riusciti a lavorare al passo con il programma scolastico, senza accumulare troppi ritardi.